Il vero nome di questo prodotto tradizionale tipico dell’appennino modenese è “crescentine” (impasto che cresce). Un tempo questo tipico pane veniva cotto in particolari stampi di terracotta chiamati appunto tigelle da cui ne deriva il nome attuale. Si tratta di dischetti di pasta lievitata, molto consumato durante le feste e le sagre locali, viene preparato pressoché in quasi tutte le trattorie del modenese.
Ingredienti:
1 kg di farina, 1 cubetto di lievito, 1 confezione di panna da cucina, 2 uova, 1 cucchiaio di sale fino, latte per impastare.
Procedimento:
Impastate tutti gli ingredienti a lungo sino ad ottenere un composto omogeneo.
Lasciatelo lievitare in un luogo tiepido per circa un’ora. Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume, staccate un po’ dell’impasto e
stendete la pasta con il mattarello e fatela spessa circa 1 cm.
Tagliatele a dischetti aiutandovi con l’apposito tagliapasta,
disponetele in un vassoio coperte con dei canovacci e lasciatele riposare per circa un’ora. Vedrete che i deschetti saranno nuovamente lievitati.
Quindici minuti prima dello scadere del tempo di riposo, posizionate lo stampo per tigelle sul fuoco a fiamma bassissima per farlo scaldare bene girandolo costantemente.
Trascorso il tempo cominciate a cuocerle, disponendole negli alloggi dello stampo,
chiudete e lasciatele cuocere 3 minuti dopo di che giratele con una pinzetta,
lasciatele cuocere altri 2 minuti e
servitele calde accompagnate da salumi e formaggi misti o nutella se si preferisce il dolce. A Modena città di origine di questo impasto vengono servite prevalentemente con il pesto modenese, un composto di lardo battuto (Battuto di lardo) con aglio e rosmarino. Spalmato sulla tigella calda con una spolverata di parmigiano.